Dieta del gruppo sanguigno
Che cos’è e cosa mangiare

Surgery Clinic di Angela Bentivogli

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Fra le varie diete in voga in questo periodo ce n’è una che suscita particolare curiosità: è la dieta del gruppo sanguigno.
In cosa consiste questo regime alimentare? Cosa si può e non si può mangiare seguendola?

Che cos’è la dieta del gruppo sanguigno


Alla base dei principi di questa dieta c’è l’idea che il gruppo sanguigno possa incidere sul rapporto fra ciò che si mangia e il metabolismo.
Secondo l’ideatore di questa dieta, il nutrizionista Peter D’Adamo, i gruppi sanguigni si sono differenziati durante il processo evolutivo umano, per cui ad ognuno di essi corrisponde un’alimentazione specifica, determinata dalle caratteristiche ereditate in base al percorso evolutivo.
A svolgere un ruolo fondamentale nell’alimentazione, sempre secondo D’Adamo, sarebbero le lectine, ovvero delle proteine in grado di influenzare in modo diverso i vari gruppi sanguigni. Ad esempio: se ci si nutre di un alimento che contiene lectine non compatibili con il nostro gruppo, il nostro sangue e il nostro organismo reagiranno come se stessero entrando in contatto con un sangue di un gruppo sanguigno diverso dal nostro.
Questo dimostrerebbe l’esistenza delle intolleranze alimentari che oggi sono così largamente diffuse.

Detto questo, vediamo nello specifico quali sono le caratteristiche dei singoli gruppi sanguigni da un punto di vista alimentare, quali sono i cibi che possono e non possono mangiare.

L’alimentazione per il gruppo sanguigno 0


Secondo D’Adamo è il capostipite dei gruppi sanguigni, direttamente risalente ai cacciatori primitivi, che oggi sarebbe individuabile nelle persone sportive o che svolgono lavori fisicamente molto pesanti, cioè individui dal fisico atletico e con una forte predisposizione al consumo di carne, loro alimento principe.
Per i soggetti di gruppo 0 sono sconsigliati i latticini, i legumi, i cereali e i loro derivati, come il pane e la pasta. Sarebbero, infatti, predisposti alla celiachia.

L’alimentazione per il gruppo sanguigno A


Il gruppo sanguigno A appartiene, nella storia evolutiva dell’uomo, agli agricoltori, arrivati molto dopo dei cacciatori.
La loro dieta risulta molto differente da quella di questi ultimi; è ricca, infatti, di alimenti vegetali – verdure, frutta, cereali, legumi, pseudo-cereali – mentre deve essere molto povera di carne, ma anche di latticini.

L’alimentazione per il gruppo sanguigno B


Il gruppo B è quello che risale alle popolazioni nomadi, che erano caratterizzate da un sistema immunitario molto forte e un apparato digerente molto attivo.
Gli appartenenti a questo gruppo, infatti, sarebbero gli unici a poter consumare tranquillamente i latticini.
Per loro sono sconsigliati gli alimenti ricchi di zuccheri semplici e di conservanti.

L’alimentazione per il gruppo sanguigno AB


Il gruppo AB viene descritto da D’Adamo come “enigmatico” e viene collocato sul gradino più alto della scala evolutiva, mentre da un punto di vista alimentare viene posto a metà tra il gruppo A e il gruppo B ed ha il grande vantaggio di poter consumare, anche se con moderazione, un po’ tutti i cibi, senza comunque eccedere con i latticini.

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